martedì 3 settembre 2013

A FUCECCHIO C'E' BISOGNO DI CAMBIARE

di Sandro Buggiani

In riferimento all’articolo di giovedì 22 agosto 2013 relativo alle primarie per la scelta del candidato sindaco del Comune di Fucecchio intervengo per dire quello che penso in maniera chiara e diretta senza tanti giri di parole. Le primarie dovrebbero essere un momento di confronto sulle idee che i diversi candidati propongono per la città del domani mentre il dibattito emerso fino a questo momento sui giornali sembra essersi concentrato più sui nomi che sulle proposte concrete dei possibili candidati. Mi piacerebbe spostare velocemente l’attenzione su che cosa il PD vuole fare per questa città anche perché il nostro partito rischia di essere visto come il partito della conservazione dopo molti anni di governo a livello locale. Al contrario sarebbe necessario dare una spinta chiara e decisa verso un reale cambiamento lasciando spazio al coraggio ed ad un nuovo gruppo dirigente. Un nuovo gruppo dirigente che abbia il coraggio di modificare il sistema attuale con proposte attuali ed innovative. Penso che nel passato siano state fatte molte cose giuste ma anche molti errori tra cui rinunciare ad avere l’ambizione di cambiare alla radice le cose realizzando qualcosa di importante soprattutto per le nuovi generazioni e per la città dove siamo nati.
Penso che il compito di chi amministrerà la città dal 2014 al 2019 sia in particolare quello di riavvicinare e riconsegnare la politica nelle mani dei cittadini, di creare nuovamente un rapporto di fiducia facendo scelte chiare e vicine alle esigenze della gente. C’è bisogno di un profondo cambiamento, ma per chiederlo a tutta la società è necessario che le prime a cambiare siano le pubbliche amministrazioni dando il buon esempio. Deve prima di tutto cambiare l’atteggiamento che le pubbliche amministrazioni hanno con l'esterno: tempi e risposte certe per le richieste avanzate dai cittadini, condivisione sulle priorità, su come spendere le risorse pubbliche e sulla individuazione delle opere pubbliche più importanti da realizzare, attenzione a tutte le zone del paese a partire dai piccoli interventi di manutenzione e di messa in sicurezza del territorio. Dobbiamo riuscire a costruire una Fucecchio moderna, solidale, a misura d’uomo, capace di premiare il merito, di valorizzare le differenze, di punire chi non rispetta le regole o cerca di fare il furbo.
C’è bisogno di un rinnovamento reale capace di premiare coloro che se lo meritano e cancellare la logica dei favoritismi e delle conoscenze. C’è bisogno di una Fucecchio più coraggiosa! Una Fucecchio che sappia scegliere in base a ciò che una persona propone e ha dimostrato di poter fare grazie alle proprie competenza e alla propria determinazione. Lo voglio dire chiaramente: le primarie non devono essere un regolamento interno di conti tra DS e Margherita, tra dalemiani e veltroniani, tra renziani e bersaniani ma un modo per far partecipare più persone nella scelta delle cose da fare nei prossimi cinque anni. Un modo per scegliere la persona più competente, determinata, capace di realizzare un programma creato da un gruppo di persone. Cambiare si può anzi, oggi come non mai, si deve!

È bene anche dire che la maggior parte delle divisioni interne al PD sono alimentate proprio da coloro che sono interessati a mantenere la propria poltrona mentre coloro che sono interessati ad un reale cambiamento ed in particolare i più giovani valutano maggiormente le capacità ed i meriti invece che la fedeltà e l’appartenenza. Per concludere, mi piacerebbe che nei prossimi mesi riuscissimo a spostare l’attenzione sulle proposte più che sui nomi e che il Tirreno impostasse un dibattito in questi termini evitando di creare contrapposizioni tra fazioni contrapposte. Penso che questo favorirebbe l’emergere del merito e delle competenze e darebbe una mano importante a coloro che sono interessati a spostare il dibattito sui contenuti cosa che credo che interessi fortemente a questo giornale. 

Fonte: Il Tirreno - Empoli

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